Quando vogliamo montare un impianto audio, ci viene sempre consigliato di controllare le codifiche supportate. E’ famosissima la presenza della Dolby in questo campo, ma non bisogna mai dimenticare che vi sono anche altri concorrenti che possono offrire qualche tecnologia particolare. Ad esempio, è presente la DTS, il quale negli ultimi anni ha saputo sviluppare molto di più d’un semplice codec che ha leggermente potenziato qualche aspetto tecnico.
Un esemppio: la codifica DTS:X
Si tratta d’una novità per noi, ma in realtà è stata introdotta nel 2015 al vantaggio di sistemi di grossa entità ed anche dei cinema. La logica che sfrutta questo Codec è molto simile al Dolby Atmos, basando la sua logica di riproduzione su quella che è un esecuzione dei suoni al livello “spaziale”. In poche parole ciò che viene fatto vedere sullo schermo viene sentito ad una distanza reale dallo spettatore.
Il funzionamento di DTS:X
Il modo in cui il DTS:X funziona è simile, ma non completamente uguale. Bisogna specificare infatti che questa codifica ha due essenziali differenze rispetto al Dolby Atmos, cosa che spiegheremo a breve. Il DTS:X funziona a questo modo: il codec contiene un informazione testuale chiamata Metadata, il quale viene interpretato dal lettore o il prodotto che fornisce l’audio ai set Home Theater. Queste informazioni contengono le posizioni dei vari suoni immessi in un campo tridimensionale, dal quale poi si può decidere l’intensità e i bassi specifici per ogni tipo di situazione. Il tutto viene elaborato ed inserito su più tracciati audio, il che rende il secondo punto del DTS:X piuttosto interessante.
Sarà necessario comprare un nuovo amplificatore?
Quando si parla di nuovi codec, la preoccupazione principale è generalmente quella della compatibilità. Sarà necessario comprare un nuovo amplificatore? Un nuovo lettore Bluray? Non necessariamente. Il DTS:X è compatibile anche con i vecchi lettori, ovviamente senza particolari esagerazioni. Può abilitare lo stesso qualche effetto, e continuare comunque a far sentire i contenuti del film senza problematiche. Ma ovviamente, i set che sono completamente compatibili con il DTS:X possono usufruire di tutte le funzioni più interessanti.
Fra queste è possibile trovare infatti la possibilità di rendere alcuni aspetti del filmato più chiaro da sentire (come le voci degli attori, tenendo il resto più basso, gli effetti come le esplosioni). Il punto di spicco perciò di questo codec è la sua malleabilità, la possibilità di scegliere che effetti sentire o meno. Un altro bel punto a favore del DTS:X è la possibilità di farne uso con un qualsiasi kit o set Home Theater, fino ad un massimo di 12 speaker. Se questo non vi sembra abbastanza, aspettate pure l’arrivo del DTS:X Pro, che permette di raggiungere ben 32 Speaker!
Si può quindi dire che questo è un bel codec da avere a disposizione, il quale non elimina la possibilità di ampliare l’esperienza sonora di qualsiasi contenuto, anche avendo prodotti che sono piuttosto arretrati.