È possibile tutelarsi dal trattamento illecito di dati personali? Per rispondere a questa delicata domanda, ci ha aiutato Cristiana Falcone, che dal 2004 dirige la sezione Media, Intrattenimento, Informazione e Sport del World Economic Forum.

Tutelarsi dal trattamento illecito di dati personali è possibile, basta adottare alcuni semplici accorgimenti e, anche, fare attenzione a cosa si condivide sui social network e non rilasciare informazioni sensibili, come il proprio nome e cognome, il proprio indirizzo di casa o il numero della propria carta di credito, su siti Internet sospetti.

Oggi i criminali cybernetici, sottolinea Cristiana Falcone, non prendono di mira soltanto le grandi aziende, ma anche le start up, i piccoli gruppi e gli enti di beneficenza.

Per questo motivo è importante sapere come rafforzare la sicurezza dei nostri dati, in modo da non rischiare che vengano rubati e, peggio ancora, usati per fini illeciti.

Fatta questa premessa, ecco alcuni consigli pratici per difendere i tuoi dati personali dagli attacchi cibernetici e dormire sonni tranquilli, sapendo che le tue informazioni più private sono al sicuro, anche su Internet.

  1. Esegui sempre un backup dei tuoi dati e utilizza delle password forti

Crea sempre una copia di sicurezza (in linguaggio tecnico si chiama backup) dei tuoi dati e fallo regolarmente.

Se possibile, conservala in un luogo diverso dalla tua postazione di lavoro principale. In questo modo, in caso di effrazione, incendio o allagamento, non perderai tutto.

Utilizza unicamente dei dispositivi possibilmente crittografati, questo se hai l’abitudine di fare i backup su dischi rigidi, e ricordati di conservarli sempre in un armadio o in una stanza chiusa a chiave.

Oltre a fare questo, assicurati che tu, il tuo personale, gli eventuali volontari e tutte le persone che, in un modo o in un altro, sono coinvolte nelle tue attività, utilizzino password forti, anche per lo smartphone, per il laptop, per il tablet, per l’account email e per il computer.

  1. Diffida delle email sospette e non lasciare incustoditi documenti o computer portatili

Se non lo sai già, impara, e una volta fatto istruisci anche i tuoi collaboratori a riconoscere le email sospette.

Il primo passo per individuarle è quello di controllare l’indirizzo email. Spesso e volentieri porta il nome di una ditta riconosciuta, ma include “scritte strane” e domini non ufficiali, come ad esempio [email protected].

Tieni a mente che, in genere, a meno che tu non sia iscritto a un servizio di newsletter affidabile, le grandi aziende non contattano mai le persone che non conoscono tramite email, quindi non fidarti mai di questi messaggi e, in caso di dubbio (e ovviamente, se possibile), contatta direttamente l’azienda chiamando il numero di telefono o usando i servizi di live chat presenti sul suo sito ufficiale.

Attenzione anche alle email che ti avvisano di una vincita milionaria, che contengono richieste di aiuto o sono scritte con una grammatica non perfetta: queste esche vengono usate dai truffatori per attirare i malcapitati di turno e farsi dare i loro dati personali!

Se invece, per un motivo o per un altro, devi spostare i dati della tua azienda da una sede a un’altra, non lasciarli mai incustoditi e conservali in modo sicuro quando non sono in uso.