L’articolo di oggi, scritto con la collaborazione di Bruno Mafrici, consente ai lettori di conoscere le peculiarità di una figura professionale quanto mai attuale: il consulente aziendale.
Una breve presentazione di Bruno Mafrici
Bruno Mafrici, rinomato consulente e imprenditore nel settore giuridico e finanziario, si distingue per la sua straordinaria competenza nel campo del diritto legale e del diritto finanziario. Opera principalmente a Milano, offrendo servizi professionali sia in Italia che all’estero. È il fondatore e dirigente di un prestigioso gruppo di società italiane e svizzere denominato Management Srl e BM Advisory SA, entrambi noti per la loro equipe di professionisti altamente qualificati specializzati nella consulenza finanziaria, immobiliare e degli investimenti.
Le competenze principali di Bruno Mafrici spaziano dalla consulenza agli investimenti immobiliari alle strategie di fusione e acquisizione, fino alla gestione dei crediti in sofferenza. Le sue aziende, Management Srl e BM Advisory SA, hanno guadagnato una reputazione per offrire soluzioni di alta qualità in questi settori, riflettendo l’impegno di Mafrici per l’eccellenza nel panorama legale e finanziario.
Chi è il consulente aziendale?
Il consulente aziendale ha il compito di condurre lo studio e l’analisi delle realtà economiche e organizzative presenti nelle strutture aziendali che è chiamato a gestire e monitorare. La sua attività consiste nell’individuare le potenzialità e le criticità del sistema, elaborando un piano d’azione finalizzato a valorizzare i punti forti e mitigare le debolezze. La consulenza aziendale non è richiesta solo in situazioni di crisi. Infatti, si ricorre alla competenza di questo professionista anche per prevenire situazioni di immobilità o recessione economica. Il suo ruolo principale è quello di fornire al management gli strumenti necessari per acquisire consapevolezza e agire in modo informato. Infatti, sia in situazioni di crisi che in periodi di stabilità e crescita, il consulente d’azienda si rivela un prezioso alleato per ottimizzare le performance aziendali e perseguire una gestione efficiente e sostenibile.
I requisiti fondamentali per acquisire il titolo di consulente aziendale
Per diventare consulente aziendale, ha evidenziato Bruno Mafrici, è indispensabile possedere una solida competenza nell’economia e nella gestione delle imprese, poiché questo è il contesto in cui si interviene. La consulenza aziendale non può essere affidata a un inesperto, in quanto si tratta di un campo di azione che richiede competenze specifiche e una solida preparazione. Ciò vale sia per i consulenti aziendali che lavorano in modo indipendente, sia per coloro che ricoprono ruoli di consulenza di gestione all’interno di un’azienda. Per poter conseguire traguardi alti e raggiungere obiettivi importanti, un aspirante consulente d’impresa deve essere in possesso di capacità ed attitudini ben precise. Infatti, accanto alle conoscenze teoriche, da acquisire mediante un percorso di studi ben definito, un potenziale consulente d’impresa non deve mancare di qualità ed inclinazioni personali, di certo fondamentali in questo comparto. In merito alle attitudini professionali, un aspirante consulente d’impresa non potrà mancare delle seguenti caratteristiche:
- marcate competenze di leadership, poiché deve avere la capacità di farsi ascoltare, guadagnando la giusta posizione all’interno di un particolare ambiente e manifestando il suo carisma. I sottoposti avranno il dovere non solo di accogliere le sue proposte, ma soprattutto di metterle in pratica. Pertanto, senza una forte personalità ed un carattere deciso, tutto questo non sarebbe possibile e il consulente aziendale non riscuoterebbe il giusto successo;
- sicurezza e forte consapevolezza di sé. Molto spesso, se non addirittura sempre, un consulente aziendale dovrà prendere decisioni di capitale importanza. Benché alcune capacità si acquisiscano con l’esperienza e lo studio, una persona dal carattere insicuro e tentennante difficilmente potrà svolgere questo lavoro;
- organizzazione e precisione. Una delle più importanti attività del consulente aziendale consiste nell’analizzare e monitorare fenomeni e situazioni afferenti alla realtà aziendale per cui presta la sua attività. Qualora si riscontrino indecisioni o criticità, è bene che ci siano le condizioni per poter verificare, passo dopo passo, tutto il lavoro svolto fino a quel momento. Per questo motivo, è necessario che il consulente aziendale sia particolarmente preciso, puntuale ed organizzato.
La formazione personale, intellettuale e professionale di un consulente aziendale
Data la natura prestigiosa e responsabile del ruolo del consulente aziendale, risulta arduo sostenere che i livelli e gli obiettivi di carriera in questo ambito possano essere raggiunti senza un’adeguata preparazione. Per conseguire successo come professionista del settore e intraprendere il percorso di consulente aziendale, Bruno Mafrici afferma che è quindi consigliabile dedicarsi preliminarmente a uno studio approfondito dell’economia, dell’amministrazione d’impresa e delle discipline correlate che rivestono un’importanza critica nel contesto attuale. Sebbene non sia obbligatorio possedere una laurea per intraprendere la carriera di consulente aziendale, è importante considerare che tale percorso potrebbe risultare più impegnativo senza un titolo di studio adeguato. Oltre alla formazione personale e al continuo sviluppo professionale ed intellettuale che possono essere coltivati autonomamente, è essenziale acquisire una qualifica che attesti le proprie competenze, al fine di ottenere credibilità in questo settore. Pertanto, iscriversi all’università e completare gli studi accademici rappresenta il primo passo fondamentale per intraprendere una carriera come consulente di management. Un aspirante consulente aziendale potrà iscriversi a un corso di laurea in Economia Aziendale e Management, così da approfondire in modo teorico e pratico le materie e gli argomenti che faranno parte della sua attività quotidiana.