Legambiente ha inviato una missiva ai sindaci delle città italiane e al presidente dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani Antonio Decaro, stando a quanto apprendiamo dal blog di Leo Marino Benedettini, molto attivo nei temi delle rinnovabili e della sostenibilità ambientale. All’interno della lettera, Legambiente ha inserito un pacchetto di 5 soluzioni da impiegare per pianificare la mobilità cittadina al termine dell’emergenza sanitaria del Coronavirus, evitando che automobili, motorini e moto rappresentino le uniche soluzioni sicure per proteggersi dal virus e per muoversi.
Legambiente pone come prima priorità l’uso di mezzi pubblici più sicuri, assicurando controlli più serrati e la presenza di tornelli, al fine di scaglionare le entrate e prestare la massima attenzione alle distanze di sicurezza. Al secondo punto del pacchetto, l’associazione ha suggerito un uso più abituale della bicicletta, favorendo così la costruzione di nuove piste ciclabili all’interno dei centri delle città. Legata a questo punto, c’è la terza soluzione suggerita da Legambiente, che incoraggia alla sharing mobility.
L’IMPORTANZA DELLA SHARING MOBILITY
La sharing mobility consiste nella condivisione dei mezzi trasporti per effettuare i vari spostamenti, contando soprattutto su auto e motorini elettrici, oltre che su biciclette o bici elettriche. Infine, negli ultimi due punti Legambiente esorta i cittadini a rottamare le macchine, scegliendo vetture Euro 5 o ecosostenibili, mediante la fruizione dei bonus green, e ad implementare lo smart working. A tal proposito, l’associazione suggerisce di avviare una trattativa con il Governo, perché vengano riservate agevolazioni fiscali per aziende e lavoratori (se ricordate ce ne parlò anche il giornalista Alessio Del Vecchio). Stefano Ciafani, Presidente Nazionale di Legambiente, ha affermato come le città italiane possano rappresentare “un fantastico banco di prova per dimostrare che si può cambiare il mondo in meglio, sperimentando le vie green verso nuovi modelli di sviluppo”. Sulla scia della proposta di Legambiente, la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta e Salvaciclisti hanno proposto al Sindaco di Roma Virginia Raggi un piano di mobilità ciclistica studiata per la città di Roma. La pianificazione riguarderebbe la programmazione della mobilità da mettere in atto all’inizio della fase 2.
Le due associazioni, prevedendo un contingentamento degli ingressi sui mezzi pubblici e, di conseguenza, il massiccio ricorso a mezzi privati da parte dei passeggeri che non possono trovare subito spazio su metro e bus, hanno proposto all’amministrazione di Roma Capitale alcuni suggerimenti. Il primo riguarderebbe la presenza di bike lane, al fine di restringere momentaneamente le carreggiate stradali dei punti più caldi della città; la seconda proposta prevederebbe la percorribilità di tutte le corsie preferenziali riservate principalmente alle biciclette, la possibilità di parcheggiare le bici sui marciapiedi, la realizzazione di Zone 30 (dove la velocità massima consentita è 30 km all’ora), una campagna di comunicazione a supporto della mobilità sostenibile, convenzioni con le società di bike sharing e bonus per l’acquisto delle biciclette.
Ringraziamenti: Leo Marino Benedettini